Tab Article
Edito per la prima volta nel 1980, "La poesia senza nome", ora rivisto e con una nuova premessa di Patrizia Landi, non ha perso nulla della sua forza interpretativa. Brioschi coglie nel profondo la complessità della vicenda letteraria di Leopardi, che, sin dalle sue prime prove, considera l'arte come testimone autentica del destino dell'uomo e come uno dei supremi valori esistenziali. Per Leopardi la poesia, infatti, rende più umani e per questo deve assumere una posizione di guida; ma è, allo stesso tempo, anche un raggiungimento breve e transitorio, all'interno della costante ricerca, di quella "poesia senza nome", esercitata fuori dai generi letterari conosciuti e capace di restituire intatta la voce della natura.